Comunicato Stampa

Milano, 2 maggio 2015

PRESENTATO OGGI A EXPO 2015 “TERRA VIVA”
IL MANIFESTO DELLA SOCIETÀ CIVILE
PER UN NUOVO PATTO SOCIALE, ECONOMICO, AGRICOLO.
PRESENTI VANDANA SHIVA, DON CIOTTI, MARTINA, BIGGERI


Il 40% delle guerre negli ultimi 60 anni causato da clima, suolo, risorse

Terra Viva- Cover I-page-001 (2)Al suolo urbanizzato entro il 2030 si aggiungerà una città estesa come tutto il Sudafrica. La terra fertile è stata erosa a una velocità tra le 10 e le 40 volte superiore alla sua capacità di rigenerazione. Il 40% delle guerre degli ultimi 60 anni è stato causato da clima, suolo, risorse. La guerra siriana e il terrorismo di Boko Haram sono figli anche dei mutamenti climatici.

L’attuale modello agricolo industriale ha fallito. Del tutto compenetrato con il modello economico dominante, fondato sempre sulla sottrazione e mai sul ritorno, su processi economici che distruggono la vita, portano all’estinzione di specie animali e vegetali e conducono al collasso gli ecosistemi. Un modello realizzato per il profitto di pochi, causa di squilibri economici, di pericolosa instabilità, di disperata povertà, di fame e disoccupazione. Per la prima volta nella storia dell’umanità il futuro della specie umana non è più certo: le calamità climatiche, i conflitti e le guerre ci spingono verso il collasso ecologico, economico e sociale.

Oggi siamo arrivati all’ultima chiamata per scegliere un’altra strada. Una strada basata sulla cittadinanza globale e sulla condivisione delle risorse, che punti a un’economia circolare fondata sulla rigenerazione delle risorse. L’agricoltura ha un ruolo determinante in questa nuova visione. La nuova agricoltura restituisce fertilità al terreno attraverso metodi biologici. Assicura prezzi giusti agli agricoltori in modo che possano restare sulle loro terre per continuare a produrre cibo per i cittadini e le comunità. Sostituisce il processo lineare di sfruttamento del suolo e delle risorse con un processo circolare di restituzione che garantisce la resilienza, la sostenibilità, la giustizia e la pace. Questa nuova agricoltura è parte di un processo che punta a ridefinire il concetto di democrazia e libertà. E’ un’agricoltura che può generare una nuova economia e una nuova democrazia: la democrazia della Terra.

E’ questo il cuore del messaggio contenuto nel Manifesto Terra Viva, presentato oggi a Cascina Triulza da Navdanya International, Banca Etica e Fondazione Triulza.

Il Padiglione della Società Civile di Expo Milano 2015 ha voluto aprire il suo programma culturale con un evento particolarmente significativo, a cui hanno preso parte Vandana Shiva, presidente di Navdanya International, Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con delega a Expo Milano 2015, Ugo Biggeri, Presidente di Banca Etica ed Etica Sgr, Sabina Siniscalchi, Vicepresidente Vicario Fondazione Triulza, Hilal Elver, Special Rapporteur dell’ONU per il Diritto al Cibo.

“Terra Viva” è un documento di analisi e di denuncia, ma soprattutto di proposta su come superare il paradigma dell’economia lineare estrattiva in favore di quella circolare rigenerativa, per guidare non solo la gestione dell’ambiente e dell’agricoltura, ma tutte le scelte economiche e sociali. Il manifesto Terra Viva è frutto del lavoro e dell’elaborazione – guidata dall’ambientalista Vandana Shiva – di un panel di ricercatori ed esperti provenienti da tutto il mondo, fra i quali Luc Gnacadja, ex segretario della Convenzione Onu di lotta alla desertificazione; Andrea Baranes, economista; Nnimmo Bassey, premio Nobel alternativo.

“L’economia, che è parte della società, è stata posta al di sopra della società, al di fuori del controllo democratico – commenta Vandana Shiva, leader di Navdanya International – Il benessere delle persone e delle comunità è stato sostituito dal benessere delle multinazionali, mentre la produzione reale è stata rimpiazzata dall’astratta moltiplicazione del capitale. Il risultato è la scomparsa della democrazia e l’aumento degli squilibri economici. C’è bisogno di un nuovo patto che riconosca che noi siamo il suolo: veniamo dal suolo, siamo sostenuti dal suolo. Prendersi cura della terra è il lavoro più importante che gli agricoltori possano fare. Il messaggio che lanciamo dall’importante vetrina di Expo è forte e chiaro: la nuova democrazia è la democrazia della Terra”.

“Banca Etica ed Etica sgr lavorano in rete con le principali istituzioni che in tutto il mondo cercano di dare vita a una finanza al servizio dello sviluppo sostenibile nell’interesse di tutte le persone e del nostro pianeta. Negli ultimi decenni purtroppo la finanza speculativa non ha esitato a utilizzare anche beni primari come il cibo per scommettere e aumentare i profitti di pochissimi ai danni di intere popolazioni. Noi chiediamo che le materie prime alimentari siano sottratte ai mercati speculativi,che rendono i prezzi degli alimenti volatili e spesso inaccessibili o ingiustificatamente costosi. Nei nostri investimenti escludiamo tutte le multinazionali che producono OGM, sfruttano il suolo indiscriminatamente, inquinano, speculano sul cibo. Diamo credito, invece, ai tantissimi piccoli imprenditori che scelgono di coltivare la terra con metodi biologici, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, creando un ritorno positivo per la propria comunità”, dice Ugo Biggeri presidente di Banca Etica ed Etica sgr.

“Le organizzazioni della società civile operano nei luoghi dove si manifestano con più virulenza i problemi legati alla nutrizione – afferma Sabina Siniscalchi, Vicepresidente Vicario Fondazione Triulza – Nelle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo  dove vive la maggior parte degli affamati, nelle periferie degradate delle megalopoli dove non ci sono le condizioni igienico-sanitarie per un’alimentazione sana, ma anche nei settori sociali poveri e svantaggiati del mondo industrializzato dove la mancanza di opportunità e di risorse è associata a forme “moderne” di malnutrizione come l’obesità. Proprio impegnandosi nelle aree della fame,  le nostre organizzazioni hanno messo a punto soluzioni innovative per assicurare l’autosufficienza alimentare e attivare sistemi di produzione agricola sostenibili”.

Aggiunge Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera: “Dobbiamo ripartire dalla cura del nostro pianeta perché non può esistere un’etica della convivenza senza un’etica della terra. La terra non è solo generatrice, è anche maestra di vita. Insegna la costanza, la profondità, la corresponsabilità e – come bene comune – indica la via della condivisione e della giustizia sociale”.

Fonte: http://silverback.cmail2.com/t/ViewEmail/r/E418BE6503BD16BF2540EF23F30FEDED/0C47D9534F2C453FA4A88C2FAEAC43DE

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Altri articoli:

Le multinazionali vengono a Expo per nutrire loro stesse, non il pianeta

di Dr. Vandana Shiva – L’Huffington Post, 29 aprile 2015

La nuova democrazia è quella della terra. A Expo Il manifesto “Terra viva”

di Dr. Vandana Shiva – L’Huffington Post, 4 maggio 2015

Terra Viva e Carta di Milano: a Expo due modelli a confronto

di Andrea Baranes – L’Huffington Post, 5 maggio 2015

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